Nymphaea (ninfea)
è un genere appartenente alla famiglia delle Nymphaeaceae, originario dell’Asia.
Sono piante acquatiche dalle radici rizomatose e con le foglie che fuoriescono dal pelo d’acqua, per 10-20 cm. Si dividono in rustiche, idonee ai nostri climi e tolleranti anche al gelo, dai fiori più o meno grandi con colori che variano dal rosso, al rosa, al bianco, al giallo, all’arancione e cangianti, durante l’inverno, perdono completamente la vegetazione (ma non muoiono) e resistono fino a zero gradi, purché immerse nel laghetto, al di sotto della crosta gelata. In marzo, non appena l’acqua si riscalda, cominciano a fare nuove foglie e, da metà primavera, anche i fiori. La produzione di corolle è esuberante, specie in piena estate ; e in tropicali dai fiori coloratissimi e profumatissimi ma poco resistenti al freddo, in inverno muoiono se non trasferite in un ambiente con temperatura minima di 10°. Entrambe necessitano di una buona esposizione solare. Le ninfee tropicali si dividono in diurne e notturne.
Tutte le ninfee devono essere invasate con terra di campo e sabbia in vasi di circa 20cm di diametro (maggiore è il vaso, migliore è la crescita della pianta). Inserire in successione un po’ di terra nel vaso, mezzo cucchiaio di Nitrophosca ben distribuito, ancora terra e poi adagiare la ninfea in modo da sotterrare completamente il rizoma. Immergere quindi il vaso in acqua in modo che sopra di esso rimangano dai 15 ai 60 cm di acqua.
Le ninfee giganti sono piante tropicali molto grandi e annuali (la durata della loro vita è di un anno, poi muoiono dopo aver generato numerosi semi), necessitano di un contenitore di almeno 50-60cm di diametro e di almeno 20cm di acqua sopra il vaso. Le ninfee giganti, nel nostro paese, vanno seminate a metà primavera così da avere il periodo di massima espansione fogliare per giugno, successivamente avviene la maturazione dei fiori con la formazione di semi per settembre-ottobre.
Nuphar
è un genere di piante acquatiche della famiglia delle Nymphaeaceae
Il genere è strettamente correlato al genere Nymphaea. La differenza più evidente sta nel fatto che in Nymphaea i petali sono più grandi dei sepali, mentre in Nuphar i petali sono molto più piccoli dei 4-6 sepali gialli. Anche la maturazione del frutto è diversa: il frutto di Nymphaea affonda sotto il livello dell’acqua subito dopo che il fiore si è chiuso, mentre i frutti di Nuphar restano al di sopra del livello dell’acqua fino a maturità.
Nelumbo
genere delle Nelumbonaceae, originario dell’America, Asia e Australia, conta due specie acquatiche ornamentali alte da 80 cm a oltre 1 m, con foglie molto decorative e grandi fiori di colore bianco, rosa, giallo e rosso, note col nome di Fior di loto.
La specie Nelumbo lutea (Willd.) è originaria dell’America centro-meridionale, ma viene coltivata anche nel Nord America da tempo immemorabile dai nativi per il consumo alimentare dei semi e dei rizomi.La Nelumbo nucifera (Gaertn.) è una specie rustica originaria dell’Asia e dell’Australia, nota volgarmente col nome di Fior di loto asiatico. È una pianta acquatica a crescita rapidissima, tipica di stagni e invasi con acque stagnanti o quasi prive di corrente, profondi 5-50 cm ed oltre.
Questa specie ha foglie di colore verde-glauco, peltate, di aspetto ceroso, grandi fino a 60 cm di diametro, che emergono per oltre 1 m dal pelo dell’acqua, con un lungo peduncolo che supera in lunghezza il picciolo, i fiori di grandi dimensioni oltre 20 cm di diametro, sono colorati di rosa con un tipico profumo d’anice, con frutti molto ornamentali.
Pianta per grandi laghetti, molto resistente al ghiaccio. Ha bisogno di una buona esposizione solare e può essere trapiantata solo da fine marzo a fine aprile. Necessita di un contenitore di almeno 60cm di diametro (40cm per il loto nano). Inserire un po’ di terra nel contenitore, un cucchiaio di fertilizzante ben distribuito, ancora terra e poi piantare il rizoma interrandolo delicatamente (perché molto fragile) in modo orizzontale con le gemme rivolte verso l’alto. L’altezza dell’acqua sopra il vaso può variare dai 10 ai 40cm.
Sommerse ossigenanti
Hanno una grande capacità di ossigenare l’acqua e di assorbire sali minerali sottraendo così all’acqua nutrienti ed elementi solitamente responsabili della crescita di microscopiche alghe che intorbidiscono l’acqua. Invasare e inserire nel laghetto ad una profondità variabile tra circa 10 e 60cm, l’importante è che vengano raggiunte dalla luce solare. Se l’acqua è molto torbida ridurre inizialmente la profondità.
Galleggianti
Si riproducono rapidamente. L’Hygrorrhizza aristata e la Trapa Natans verbanensis hanno radici da invasare mentre le altre galleggianti devono essere semplicemente adagiate sull’acqua perché hanno radici fluttuanti che non si ancorano al fondo ad esclusione dello Stratiotes aloides che si ancora da solo. Sono resistenti alle temperature invernali le specie di Lemna, azzolla caroliniana (che muoiono d’inverno ma rinascono spontaneamente in primavera) e lo Stratiotes aloides (che in inverno scompare nel fondo del laghetto per poi tornare in superficie con la bella stagione). Le altre galleggianti non sopravvivono all’inverno e quindi devono essere ritirate.
Palustri
essendo piante da bordo, se il laghetto è circondato da ghiaia, possono essere piantate senza vaso direttamente sul bordo, altrimenti, se invasate, immergere nel laghetto solo il vaso in modo che la parte aerea della pianta non venga coperta d’acqua. Il Phragmites australis è la pianta più adatta per la fitodepurazione relativa alle fosse biologiche mentre l’Iris pseudoacorus viene utilizzato per quella relativa ai biolaghi. Le palustri sopravvivono anche con poca terra ma per un maggior rendimento usarne il più possibile.
Zona umida
simili alle palustri, stanno nella terra umida ma non a contatto diretto con l’acqua.
Piante carnivore
le piante del genere Sarracenia sono erbacee e perenni, dotate di rizomi. Le foglie sono di forma tubulare grazie alle quali catturano gli insetti per poi nutrirsene. Invasate con una miscela di torba e perlite, come molte piante carnivore vivono in ambienti umidi con un basso pH (3-4,5). Nella stagione primaverile-estiva, il loro vaso desse sempre essere immerso (alcuni cm) in acqua non dura, preferibilmente piovana o distillata. In inverno le foglie si seccano per poi rinascere in primavera. Tollerano freddi anche intensi, fino a -10C°